Pietro Toniolo

2005-08-21

Bangkok: mercato di Chatuchak

Filed under: Viaggi — ptoniolo @ 16:47:00

Il mercato del weekend, il Chatuchak, ma lo si trova scritto in molti modi diversi, e’ veramente spettacolare. Ci ho girato per almeno quattro o cinque ore, e sicuramente mi sono sfuggite ancora delle bancarelle.

Un po’ di cosette le ho prese. Non molta roba comunque. I pantaloni per Carlo che se no si offende, e qualche alra cosa strana. Ho trovato anche la paletta per il wok, con il manico in legno, e un po’ di ingredienti; non molta roba… purtroppo non e’ un mercato alimentare, a questo non avevo pensato.

Comunque, mi sono anche mangiato un po’ di schifezze qua e la’. Ho bevuto come un cammello, oggi e’ veramente caldo, e sotto le tettoie del mercato si soffoca veramente. Per fortuna che alcuni banchetti hanno l’aria condizionata.

La zona degli animali me la sono girata proprio bene. Per gli acquari vendono pure gli squali, e non costano nemmeno tanto, 350 baht soltanto. Ho visto anche due batfish piccolini deliziosi, e poi ci sono molti granchi a zoccolo di cavallo (in inglese mi pare pioprio siano horseshoe crabs, ma in italiano?) che sono proprio belli, non li avevo mai visti dal vivo, sembrano proprio trilobiti. Stingrays, aragoste, granchi violinisti. Sono invece carissimi i golden malaysian, centinaia di euro, e non sono nemmeno tanto belli a vedersi. Mi dicono perche’ sono proibiti, mah.

La cosa che fa piu’ pena sono gli scoiattoli. Sono in gabbiette piccole, ed alcuni li tengono fuori legati con un cordino al collo. Specialmente i piccoli si vede che sono stati tolti dalla madre troppo presto, sono proprio appena nati, e non hanno l’aria di stare molto bene.

Alla fine, ormai e’ buio, ma l’aereo parte abbastanza tardi, ho fatto un giro in citta’, a vedere alcuni quartieri a luci rosse vicino a Sukhumvit road. Certo che ci sono delle fanciulle proprio niente male. Comunque, secondo me, la prostituzione qui in Thailandia fa’ si’ che per le ragazze del posto non sia concepibile l’avere alcun rapporto con i farang, gli stranieri. Qualunque cosa dovesse andare oltre una semplice chiacchierata per strada, rientra nelle competenze delle professioniste. Questo trovo che sia proprio un peccato.

Mi sono dato una lavata al bagno dell’aeroporto (anche i piedi, nel lavandino, tra l’ilarita’ degli inservienti), mi sono messo qualcosa di pulito che mi sono tenuto da parte per il viaggio, e ho spedito lo zaino. Quando mai ho deciso di portare le pinne… se si tratta di una vacanza di mare, d’accordo, ma cosi’ sono veramente state una palla al piede per tutto il viaggio. E quanto spazio occupano nello zaino! La prossima volta, quando mi servono, posso sempre noleggiarle.

Tra venti minuti mi devo presentare al gate. Non ho proprio nessuna voglia di ritornare. Fa proprio bene il Leo (cosi’ lo cito un’altra volta, e lui e’ contento): una vacanza come questa deve durare almeno due mesi… che dico, di piu’!

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 06:23:00

Proprio bello il pullman VIP pubblico. Molto migliore di quello turistico. Intanto ci sono tre posti, uno a sinistra e due a destra, con solo un piccolo corridoio. Poi i posti sono proprio larghi, e si reclinano un bel po’… sono riuscito a dormire in qualche modo ranicchiato, non il massimo per la schiena, ma comunque almeno sei-otto ore me le sono fatte! Sembrano un po’ i sedili di prima classe degli aerei. Ti danno anche acqua, una pepsi e due dolcini. Solita sosta a mezzanotte per quaranta minuti, in una stazione degli autobus enorme, dove tutti i bus fanno sosta. Ottimo bagno, gratis, tanti banchetti per il cibo.

In complesso sono proprio soddisfatto. E’ costato il doppio ma: nessuna sosta snervante a Surat Thani, e i posti sono mooolto piu’ comodi.

Arriviamo alle sei a Bangkok, alla southern bus station (che poi e’ a ovest). La LP dice che il 510 porta in aeroporto, ma non e’ cosi’ semplice. Prendo prima il 28, poi un 510, che pero’ si ferma al Victory Monument (non vi dico che fatica spiegarmi con la bigliettaia!), li’ pero’ ne ho trovato uno (arancione, ecco la differenza) che mi ha portato fino in aeroporto.

Lascio lo zaino al deposito bagagli, tanto parto quasi a mezzanotte, e prendo di nuovo il 510 a tornare, e poi lo skytrainfino a Ekkamai, in fondo a Sukhumvit Road.

Mi avvio a piedi verso il centro, in un 7eleven mi prendo una bottiglietta di nido di rondine liquido (ho visto ieri una ragazza che lo comprava e mi ha detto che e’ buono, mah) che sembra una gelatina un po’ liquida. Sapore quasi assente.

Capito davanti al museo di scienze, e dato che e’ domenica e’ pieno di scolaresche. Faccio un giro, tanto costa solo 20 baht. Ci sono tanti esperimenti da provare, e nella zona degli insetti mi faccio anche camminare un insetto stecco sul braccio. Che strana sensazione! E’ un animaletto delicatissimo, e anche a vederlo da vicino sembra proprio un ramoscello. Nel museo, al quinto piano, c’e’ anche un alveare, con una piccola rampa all’esterno per fare transitare le api. Attraverso degli spioncini, accendendo la luce per un attimo, si possono vedere le api indaffarate sui favi.

Ora continuo il mio giro, ma gia’ che ci sono, continuo la lista di ieri.

– I semafori a tempo
Moltissimi semafori hanno il conto alla rovescia, sia per il rosso che per il verde, cosi’ sai quanto dovrai aspettare, oppure se e’ meglio spicciarsi. I semafori pedonali ti danno solo 11 secondi.

– I cani
In giro, dovunque, dormono riversi sui marciapiedi. Sembra che siano trattati molto bene. Non solo bastardi, ci sono tantissimi cani di razza. Molti golden retriever addirittura. Al mercato a bkk vendono cuccioli di tutte le razze, anche shar-pei pieni di pelle!

– Il traffico
A bkk e’ indubbiamente caotico, ma altrove molto meno. La gente non si spazientisce. Usano le frecce sicuramente di piu’ che in Italia.Andare in giro in motorino, o anche attraversare la strada, non e’ una cosa difficile, una volta che si e’ capito il ritmo del traffico. La gente ti lascia passare, e’ cortese. Non ho visto un solo incidente stradale in questi giorni. Certo, a Bangkok non girerei in motorino…

– La scrittura
E’ veramente di una complicazione pazzesca, poi ha tutti queli pallini, che sembrano semplici abbellimenti e invece fanno parte del segno. Un casino di segni si somigliano. In pratica c’e’ un segno per consonante e poi per ogni suono vocalico, che puo’ essere prima, dopo, sopra, sotto (anche attorno) alla consonante della sillaba. Il problema e’ che ogni suono vocalico puo’ essere lungo o corto e ci sono cinque diversi toni. Ogniuna di queste combinazioni ha un segno vocalico differente. Veramente pazzesco. Mi sembra quasi piu’ facile il cinese!

2005-08-20

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 11:59:00

Il tempo per fortuna e’ migliorato, ho fatto un bel giro per la citta’. Ho trovato un grande magazzino tipo rinascente, cinque piani con scale mobili, e dall’altro ristorantini, con vista sulla citta’. Carino. E’ di fianco al mercato comunale. Sotto c’e’ un bel supermercato, con tante cose interessanti, ma dovrei riuscire a trovarle facilmente domani, a Bangkok, anche se sara’ domenica. Ho scoperto che la Tabasco ha una linea extra-hot, ottenuta dagli habanero! Chissa’ se la vendono anche in Italia.

Stavo meditando su un po’ di osservazioni sulla Thailandia che non ho mai messo nel blog, almeno credo, e che volevo ricordare.

– I semafori a quattro tempi
In tutte le citta’ importanti, e specialmente a Bangkok, i semafori sono a quattro tempi, non a due come da noi, per consentire il deflusso di un’intera strada alla volta, svolte a sinistra comprese. L’attraversamento degli incroci importanti e’ quindi lentissimo.

– U-Turns
Tutte le autostrade e strade extraurbane importanti (ma anche la circonvallazione delle mura/canali di Chiang Mai) hanno possibilita’ di fare inversione di marcia con delle apposite aree di u-turn, ogni cento metri in citta’ oppure ogni qualche chilometro fuori citta’. Qualche volta, come ad esempio tra Surat Thani e Krabi, le due carreggiate nei due sensi di marcia sono distanti qualche centinaio di metri. Questo consente di lasciare aree di servizio e uscite solo su un lato della strada. Se ti trovi nella carreggiata sbagliata, non devi fare altro che invertire la marcia alla successiva u-turn, et voila’.

– Bronzo accanto a oro, udirono i ferrei zoccoli, acciasonanti
Veramente sarebbe oro e rosso. Tutti i negozi che vendono oro sono di colore lacca rossa. Muri, enorme insegne, tavoli. E cosi’ gli oggetti d’oro risaltano sul rosso. Le scritte sulle insegne (sono qualsi sempre cinesi, i gestori, quindi spesso in caratteri cinesi) sono gialle, e in rilievo. La cosa e’ estremamente kitch.

– Manichini ghignanti
Nel sud della Thailandia, e l’avevo notato anche l’anno scorso, alle isole, i manichini sono quasi tutti con delle facce orribili, mostruose, ghignanti, come il Joker di Jack Nicholson nel film Batman di Tim Burton. Sono orripilanti. Se ti trovi quel volto davanti senza che te lo aspetti, facile che ti viene lo sciopone. Chissa’ che ha deciso che quella poteva essere una buona idea, blaaa. I pochi altri manichini senza l’orripilante ghigno hanno comunque fattezze cauasiche, occidentali; anche nei loro negozi!

– Motorini
I motorini che usano qui sono al 99% delle Honda 110, non so che modello, e sono veramente comodissimi. Sono veramente dei mezzi per spostarsi. Lungo sedile, per starci anche in tre (quattro pure!), facili da portare, spazio per portare la spesa, ruote non troppo piccole, cambio a quattro marce. Sono veramente una bella cosa, ma da noi non funzionerebbero, perche’ sarebbero considerati “brutti”. Come direbbe Munari, quando parla delle posate e conclude con le bacchette: troppo semplice.

– Ratti
Quando il mercato alimentare chiude, torme di ratti si aggirano per le bancherelle, assolutamente ignari della tua presenza. Praticamente ti passano tra le gambe. Devo dire che sono fi troppo grandi per i piccoli gatti che si vedono in giro, e i cani mi pare che non gli facciano un baffo.

– Mangiare tutto
Praticamente mangiano tantissime cose, anche quello che noi difficilmente considereremmo commestibile. Le verdure sono uno spettacolo, al mercato vedi cose che penseresti di trovare solo dal fioraio. Morning Glory, Water Mimosa, fiori vari, e quasi tutto viene consumato crudo, proprio come come piace a me, o appena scottato. Anche gli insetti al nord rientrano nel “mangiare tutto”. Ho assaggiato quasi tutto, mi sono solo astenuto da dei coleotteri, forse ditischi, non so, enormi, lunghi anche una decina di centimetri, fritti. Quelli, no, non ce l’ho fatta…

– L’inglese
Ho visto scritto “Sand Which”, che non e’ male, e a Koh Phi Phi trovi spesso scritto, su insegne o altro, Pee Pee, che in inglese non suona tanto bene!

– Vasche di piante per strada
Mi piacciono le boccione (o pentoloni) davanti ai negozi, piene d’acqua, con dentro piante acquatiche varie. Per evitare la coltivazione delle zanzare sono in genere piene di piccoli pesciolini, tipo guppy, o altre bestioline che usiamo anche nei nostri acquari, che al mercato costano solo due baht.

– 7eleven
Mi piace questa catena di negozi, che vendono alimentari e bevande fresche. Sono un’oasi di aria condizionata quando fuori e’ afoso, e in tutti un campanello suona quando entra o esce qualcuno dal negozio.

– Pacchetti per il cibo
In tutti i banchetti dei mercati, e anche per i piatti delle bancarelle, usano moltissimo impacchettare in sacchetti di plastica trasparente, chiusa con un elastico arrotolato. I sacchetti sono gonfi. Mi piacciono. Devono avere un uso di elastici spropositato: nei supermercati ho visto pacchi di elastici rossi che sarenno pesati un chilo!

– Guesthouses con le iniziali
Chissa’ perche’, forse mancanza di fantasia, moltissime guesthouses in giro per il paese hanno come nome le iniziali del proprietario. Io sono stato in una M.G., in una P.U., in una J.J.

– La foto che non ho fatto
Non avevo con me la macchina fotografica, e non ne ho sentito la mancanza. Solo una volta. A Surat Thani, all’alba, alla stazione delle corriere, mentre aspettavo la coincidenza per Krabi. Una ragazza, con un cappello nero, a tesa larga bucherellata, attraverso cui passava la luce del sole all’alba e ombreggiava parzialmente occhio viso e guancia. Praticamente vedevo solo meta’ del volto, dato che l’altra meta’ era coperta da un palo di legno, ma qul particolare del volto chiaro, con la filigrana dell’ombra, e con lo sguardo, l’iride, rivolta verso l’esterno, mi ha proprio colpito. Ecco, li’ mi sarebbe piaciuto fermare quel momento.

– Sorriso
E’ troppo bello il fatto che se, passando, sorridi, ti rispondono sempre con un sorriso.

Questa e’ grafomania. Si era capito che qui a Phuket il costo di internet e’ basso, vero?

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 07:14:00

Ier sera ho deciso di passare per Phuket, ho preso un biglietto per il traghetto, a 250 baht, e ho provato a vedere se trovavo qualche volo economico, ma non c’e’ stato niente da fare: l’unica cosa ragionevole era un volo a soli 999 baht, ma partiva alle 23:30 e sarebbe arrivato dopo mezzanotte a Bangkok. E chi lo trova un’alloggio a quell’ora? Quindi prendero’ un bus. Ho deciso di proivare uno di quelli pubblici. Anche se costa molto di piu’, 900 baht, il doppio di fatto, di quelli turistici, perlomeno non dovrebbe fare la sosta a Surat Thani, e comunque voglio provare un bus VIP a 24 posti. In fondo… si tratta di 18 euro…

Il cellulare mi sembra che stia tirando le cuoia… forse l’umido… i tasti non rispondono, non si accende, mah. Vuol dire che non posso usarlo come orologio e sveglia. A seconda dell’ora del risveglio prendero’ il traghetto delle 9:00 oppure quello delle 14:30. La mattina alle sette piove che dio la manda. In ogni caso alle otto sono gia’ ben sveglio.

Traghetto, in coperta, riprende a piovere, mi rifugio nella cabina di comando, unico posto al coperto, il capitano ci lascia rimanere. A Phuket prendo un mototaxi e mi faccio portare alla stazione dei bus, dove trovo facilmente un posto su un VIP delle 18:30, che arrivera’ alla Southern Station verso le 6 di domani mattina. Mi avvio verso il centro. Sono in giro a passeggio. La citta’ non e’ un gran che, ma mi guardo un po’ di negozi di piante, piove ancor. Adesso sono davanti ad un ristorante vegetariano che sembra interessante, mi sa che mi mangio qualcosa.

2005-08-19

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 14:37:00

La marea era al minimo, e mi sono messo su un muretto a vederla salire. All’inizio piano piano, poi sempre piu’ veloce.

Siamo in luna piena, forte escursione di marea (sigiziale si chiama?). Praticamente e’ come se ogni ondina che arriva si sommasse, per fare salire il mare a coprire le rocce sulla riva, e a riprendersi le barche che erano spiaggiate, e che man mano riprendono a galleggiare, a partire da quelle piu’ al largo.

Cerco di immaginare cosa possa essere significato avere un’onda di marea che sale sale sale, e non si ferma. Ieri sera un tizio del posto mi ha raccontato cosa aveva visto. la sua esperienza. Lui si trovava sul molo quando tutto e’ iniziato, e ha visto scendere il mare. In una, due, tre fasi, finche’ non ha lasciato scoperto il fondo del mare di fronte alla citta’.

Poi e’ arrivata l’onda, che ha velocamente coperto il molo, e le strade retrostanti. Lui e’ fuggito, ma la zona, li’ e’ tutta alta solo pochi metri sul livello del mare, quindi il mare ha coperto tutto, fino al soffitto dei piani terra, e dove passava abbatteva case e baracche di legno. Phi Phi ha la forma di una farfalla. Il mare e’ entrato contemporaneamente da Nord e da Sud, e si e’ incontrato in mezzo al paese, facendo devastazioni e portandosi via non so quante persone. Mi ha raccontato che lui si e’ rifugiato in una casa, e galleggiava all’altezza del soffitto.

Poi il mare e’ sceso. Il tutto e’ durato non piu’ di dieci minuti. I detriti ricoprivano tutto il paese, e le case cadure erano piene di persone che chiedevano aiuto. Molti sono morti schiacciati dalle case cadute, colpiti dai detriti, o annegati nel fango. Dopo il disastro, sui detriti si poteva salire ai primi piani delle case, per portare aiuto a che era ancora vivo.

La zona centrale della citta’, come avevo gia’ notato, e’ piena di pavimenti piastrellati, senza piu’ le case sopra. Il mio albergo, la Phi Phi Guest House, si trova proprio in mezzo alla devastazione. Era una costruzione recente, ed e’ quindi stata risparmiata dall’onda.

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 11:56:00

Stamattina il tempo e’ piuttosto brutto: piove e fa vento forte da sud. Il mare e’ abbastanza grosso. Purtroppo l’immersione alle isole, e’ annullata (sarebbero un’ora e mezza di barca veloce su un mare montato, con le ochette, impossibile!). Che stupido, avrei potuto farla ieri, che era una bella giornata!

Decido di fare comunque un altro paio di immersioni attorno a Phi Phi.

Faccio comunque due immersioni carine. Qualche squaletto, un paio di pipistrello, un gamberetto, quello che da’ i colpi e stordisce i pesci (l’ho visto in qualche discovery channel). Facciamo gruppo in tre, la divemaster, Svedese, ha una novantina di immersioni, e la prima e’ stata lo scorso 11 giugno, tutto in due mesi! Comunque e’ bravina. Il mio buddy e’ un ragazzo danese che ha anche lui una cinquantina di immersioni; ha una ragazza che sta facendo l’open water, che ha degli occhi spettacolari. Chiedo se per caso e’ di origine indiana, e invece e’ iraniana. In effetti siamo li’, non poteva certo essere danese!

La giornata comunque si aggiusta, al ritorno mi prendo anche un po’ di sole in coperta. Per pranzo ci fermiamo nella Maya Bay, quella dove hanno girato delle scene di The Beach. Non e’ chiusa come sembra nel film, e la spiaggetta e’ piuttosto piccola, e piena di turisti. Faccio un po’ di snorkelling, ma qui l’acqua e’ un po’ troppo alta.

Al ritorno, passo in albergo a dare una lavata alle cose troppo sporche. Domani si parte, non ho ancora deciso se per Krabi (alle 9) o per Puket (alle 14:30). Sarebbe meglio il secondo, ma non ho certezza del bus per bkk, dato che qui fanno le prenotazioni solo da Krabi.

2005-08-18

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 18:40:00

Stamattina, alle 8:15 mi presento alla Island Diving, in barca andiamo verso Phi Phi Le. Una prima immersione in matinata, in un golfo a est dell’isola, poi pranziamo, e facciamo una seconda immersione sull’isoletta piu’ a nord di quelle sotto Phi Phi Le.

La prima immersione cosi’ cos’, la seconda molto piu’ carina, con alcuni Leopard Sharks e una bellissima tartaruga, che mangiua alghe senza interessarsi a noi che le giriamo attorno. Tra le due immersioni faccio un po’ di snorkelling, e mi becco un’aragosta e un enorme serpente di mare, di almeno una paio di metri, che sta scappando da alcuni sub, mi passa sotto pochi metri, viene in superficie e nuota per un po’, serpenteggiando, con la testa fuori dall’acqua. Bellissimo.

Torniamo presto, e mi faccio dare delle dritte per un po’ di snorkelling. Mi consigliano Ran Tee, una baia a est dell’isola. Mi avvio a piedi lungo la spiaggia, per girare la punta. Dicevano fosse una passeggiata di 40 minuti invece ci si mette almeno un’ora e mezza. E per fortuna c’e’ bassa marea (e fullmoon, infatti c’e’ poca gente perche’ sono tutti a Ko Phangan) cosi’ riesco a passare suygli scogli e nell’acqua bassa a riva.

Insomma, arrivo gia’ stanco a Ran Tee, mi faccio comunque una mezz’ora di snorkelling, la barriera e proprio carina, anche se la marea e’ forse un po’ troppo bassa. Poi, malgrado il tizio di una guesthouse poverissima li’ mi avesse garantito che ci sarebbe stata una barca a riportarmi indietro, di barca non c’e’ traccia.

Allora decido di tornare a piedi (a;trimenti avrei dovuto passare la notte li’) e mi avvio su per le collina, verso il viewpoint. Che faticata! Il sentiero va su dritto, pieno di radici di alberi, in una giungla fitta. E io ho addosso dei sandali, non il massimo per camminare. Dalla cima, la strada in discesa verso il paese e’ uno strano sentiero cementato, e alla fine sono gradini. Alla fine ci metto almeno 40 minuti, ma almeno arrivo prima del buio! Sono stremato e sudatissimo.

Passo dall’albergo a fare una doccia, mi accordo con la Island Diving per un giro alle isole a sud, Hin-qualchecosa, che pare siano seconde solo alle Similan, quelle a nord, verso la Birmania (e infatti costano il doppio della local dive, 3600 contro 1800). Ho la schiena e le gambe a pezzi, e decido di farmi fare un massaggio. Qui e’ pieno di negozietti che propongono massaggi ai passanti.

La ragazza e’ proprio molto brava, faccio un massaggio all’olio alle erbe. Una una qualche sostanza ematopoietica (tipo la Vegetallumina) che scalda un casino all’inizio. Fa il massaggio con dita, mani, palmi, gomiti, piante dei piedi. Molto brava. Un’ora per soli 350 baht, alla fine sono veramente rigenerato. Non credevo, a me in genere da un po’ fastidio l’idea di farmi massaggiare, o mettere le mani addosso, in generale.

Passo ancora dalla Island Diving e mi dicono che alla fine hanno annullato il giro alle isole, perche’ ci sono poche adesioni. Mi consigliano la Phi/Phi diving, li’ vicino, e in effetti loro la farebbero, e quindi passo alla concorrenza.

2005-08-17

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 18:38:00

Bello stanco, mi faccio una dormitina. Nella camera c’e’ un gran caldo, ma con il fan va bene. In serata faccio un giro dei vari diving, e prendo accordi con la Island Diving, per un’immersione in zona (Phi Phi Le e le isolette subito a sud).

Poi un giro per il paese, e a nanna presto.

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 09:32:00

Stamattina decido di partire per Phi Phi. Sveglia presto, sawngthaew per Krabi e traghetto. Oggi il tempo e’ piu’ bello di ieri, e si vedono le isole davanti ad Ao Nang, e questo fa tutto un altro effetto. Tra l’altro la stdada per Krabi e’ proprio bella, una pianura con dei pinnacoli calcarei coperti di vegetazione. la strada che ci passa in mezzo.

A Phi Phi prendo posto in una camera con fan e bagno (ma acqua fredda), a 350. La citta’ e’ ancora disastrata dal passaggio dello tsunami, che qui ha fatto gran danni e tanti morti. Fa un certo effetto camminare sui pavimenti delle case, senza piu’ la casa sopra…

A pranzo ho conosciuto Paula, una ragazza neozelandese che sta facendo il corso di divemaster, e fara’ l’istruttrice ai caraibi, e mi sono fatto consigliare qualche diving. I prezzi sono calmierati, uguali per tutti, e quindi come scegliere altrimenti? Domani mi sa che faccio qualche immersione. Ora la mollo li’ che qui internet costa una cifra!

2005-08-16

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 18:55:00

Mentre stavo scrivedo il blog, prima, c’e’ stato un bel piovasco, ancora adesso minaccia pioggia, ma per fortuna tanti tuoni e solo qualche goccia.

Pranzo al mercato notturno, e mi sono finalmente preso una cosa che puntavo da tempo: il pesce gatto. E’ un catfish di 30 cm, infilato in uno spiedo, con nella pancia delle foglie piegate di finocchio, o anice? qualcosa di piuttosto aromatico. Viene fatto alla griglia, con la pelle bella bruciacchiata. Me lo scaldano alla griglia. E’ proprio buono, un po’ grasso, qualche spina ma nemmeno tante. Come spesso accade viene accompagnato da verdura cruda, in questo caso dei fagiolini (belli duri tra l’altro), delle fettazze di cetrioli e dei ramoscelli di menta (si piluccano le foglie tra un boccone e l’altro).

E’ da Chiang Mai che mangio cosi’… lo so che non si dovrebbe mangiare la verdura cruda, sicuramente e’ stata lavata con acqua non sicura, ma altrimenti si perderebbe una bella fetta della loro cucina: per strada dove si mangiano le zuppette, sui tavoli ci sono delle vaschette piene di verdura cruda: morning glory, water mimosa, germogli di soja, altre cose… spero di non beccarmi nessuna infezione intestinale: finora mi e’ andata bene.

Sul sawngthaew per tornare spartisco gli ultimi rambutan e le arachidi con una ragazza del posto magra magra, impressionante, sembra una delle foto della fame nel mondo, che sta tornando dalla Malesia, che da qui non e’ molto lontana. Piu’ tardi, mentre sto bevendo una birra in un bar, la incontro di nuovo: e’ una “ladybar”, una fanciulla che ramazza clienti nei locali, come mi spiegano la barista e un’altra ragazza del posto con cui sto chiacchierando.

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