Pietro Toniolo

2010-05-24

Un addio a Martin Gardner

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 17:02:57

Martin Gardner è morto l’altro giorno.

Era un gigante. Il mio interesse per le materie scientifiche lo devo prima di tutto ai suoi piacevolissimi libri (li ho quasi tutti!) e per la sua rubrica Enigmi e Giochi Matematici, pubblicata fino ai primi anni ottanta sulla rivista Le Scienze, edizione italiana di Scientific American. Di questo, devo ringraziare anche Gianguido Gamondi, che mi ha regalato il primo abbonamento alla rivista per i miei 14 anni, nel 1974. Sono sempre stato abbonato da allora: sono ben 36 anni!

Il suo libro The Annotated Alice lo tengo sul comodino. Negli ultimi anni lo seguivo sullo Skeptical Inquirer, la rivista dello CSICOP, oggi CSI. La sua lucidità era ancora incredibile, malgrado avesse 95 anni.

Addio Martin, il mondo non sarà più lo stesso senza di te.

2007-12-4

Ancora su notepad

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 13:21:24

Lo vedo ma non ci credo…

Aprite un nuovo file con notepad e scriveteci “Bush hid the facts“, senza terminare la riga con un acapo. Salvate il file. Riapritelo sempre con notepad.

Ebbene: il testo è sparito e al suo posto ci vedrete dei rettangolini, oppure caratteri cinesi, se avete la fonte installata… Incredibile!

In realtà non è un complotto della destra per mascherare le recenti vergogne del governo americano: pare che notepad abbia un bug per i file composti da parole con 4+3+3+5 lettere, ma non con tutte le sequenze, peraltro. Evidentemente la pre-analisi del file gli fa ritenere che il contenuto del file di testo sia unicode (il BOM non viene usato sempre con coerenza), e quindi cerca di renderizzarne il contenuto in modo scorretto.

Io uso il notepad di XP, la Version 5.1 (Build 2600.xpsp_sp2_qfe.070227-2300 : Service Pack 2), non so se accade lo stesso in Vista o con altre versioni…

Questa è la fonte dell’informazione.

Notepad e l’XML

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 12:23:07

Grande! Da un post sul blog di Tom Kyte: leggetevi questo!
Questa storia è anche meglio di quella capitata a Claudio, quella dei consulenti di Accidenture che volevano a tutti i costi sapere di che “formato” erano le date contenute in una colonna DATE di Oracle!

2007-09-12

Da un monologo di Gaber

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 11:11:00

E voi credete ancora che contino le idee? Ma quali idee…
La cosa che mi fa più male è vedere le nostre facce con dentro tutte le ferite delle battaglie che non abbiamo fatto. E mi fa ancora più male vedere le facce dei nostri figli con la stanchezza anticipata di ciò che non troveranno. Sì, abbiamo lasciato forse in eredità un normale benessere, ma non abbiamo potuto lasciare quello che abbiamo dimenticato di combattere, e quello che abbiamo dimenticato di sognare.

Giorgio Gaber, dallo spettacolo del 1995 “E pensare che c’era il pensiero”

2007-07-24

Mario Vatrini

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 14:11:14

Ho scoperto solo questa mattina che Mario è morto il 9 marzo di quest’anno.

Anche se non lo sentivo da un paio d’anni, era una di quelle persone che ho sempre tenuto nel mio cuore. Sulla rubrica del cellulare era semplicemente “Mario”.

Mi mancherà. Molto.

2007-07-14

Le tre leggi del Mero

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 11:52:13

Durante la settimana in barca che mi sono fatto l’altra settimana in Corsica, mi sono tornate in mente le tre leggi del Mero per andare in barca a vela. Le riporto nel blog perché se qualche amico dovesse cercarle con Google, magari arriva qui!

Allora, le leggi sono state esposte dal Mero (Sandro Mentasti), credo durante la prima vacanza che ci siamo fatti in barca a vela, nel ’90 in Croazia. Sono le regole che deve seguire il timoniere, in ordine decrescente di importanza (un po’ come le leggi della robotica, insomma).

  1. Tenere dietro gli altri
  2. Dare in sole all’equipaggio
  3. Mantenere la rotta

Direi che la prima legge la dice lunga sull’aspetto competitivo del nostro andare in barca, anche se in fondo la Coppa America ci ha insegnato che quella non è altro che la regola principale del match-race.

In una successiva vacanza, forse ai Caraibi nel ’93, il Mero ha anche espresso la cosiddetta “legge numero 0”, che si applica prima delle tre leggi, e in qualche modo le riassume e completa:

0. Non siamo qua per divertirci

2007-06-27

Macinaggio

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 15:49:39

Sono già due giorni che siamo fermi a Macinaggio, quasi sulla punta della Corsica. Il vento da ovest forza 7/8, con raffiche incredibili, ci tiene bloccati in porto.

Oggi abbiamo fatto una scappata in bus a Bastia, per fare una copia della chiave del tambugio che abbiamo spezzato, e sembra che domani le condizioni del tempo ci consentano di spostarci… sarebbe anche ora, dato che venerdi’ sera dobbiamo restituire la barca a Porto Ferraio!

2006-12-5

419 frauds

Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 19:05:41

Avete mai ricevuto un invito da parte del figlio dell’ex-presidente della Nigeria, che ha 20 milioni di dollari da esportare e sta cercando qualcuno che gli offra il suo conto corrente come banca d’appoggio?

Si tratta delle cosiddette 419 frauds, e c’è addirittura un articolo su Wikipedia.

Sono anni che girano queste truffe, e se girano ancora vuole dire che c’è gente che ci casca, purtroppo…

C’è però gente che si diverte alle spalle dei truffatori. Date un’occhiata a questi scambi di email, sono veramente spassosi.

Attenzione però a non provarci. Ne ha parlato Attivissimo al convegno del Cicap: le persone che stanno dietro a queste truffe fanno spesso parte di pericolose organizzazioni malavitose. Questi tizi che si fanno beffe di loro si procurano numeri di cellulare a perdere, e stanno molto attenti a non essere rintracciabili, per evitare eventuali ritorsioni!

2005-08-21

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 06:23:00

Proprio bello il pullman VIP pubblico. Molto migliore di quello turistico. Intanto ci sono tre posti, uno a sinistra e due a destra, con solo un piccolo corridoio. Poi i posti sono proprio larghi, e si reclinano un bel po’… sono riuscito a dormire in qualche modo ranicchiato, non il massimo per la schiena, ma comunque almeno sei-otto ore me le sono fatte! Sembrano un po’ i sedili di prima classe degli aerei. Ti danno anche acqua, una pepsi e due dolcini. Solita sosta a mezzanotte per quaranta minuti, in una stazione degli autobus enorme, dove tutti i bus fanno sosta. Ottimo bagno, gratis, tanti banchetti per il cibo.

In complesso sono proprio soddisfatto. E’ costato il doppio ma: nessuna sosta snervante a Surat Thani, e i posti sono mooolto piu’ comodi.

Arriviamo alle sei a Bangkok, alla southern bus station (che poi e’ a ovest). La LP dice che il 510 porta in aeroporto, ma non e’ cosi’ semplice. Prendo prima il 28, poi un 510, che pero’ si ferma al Victory Monument (non vi dico che fatica spiegarmi con la bigliettaia!), li’ pero’ ne ho trovato uno (arancione, ecco la differenza) che mi ha portato fino in aeroporto.

Lascio lo zaino al deposito bagagli, tanto parto quasi a mezzanotte, e prendo di nuovo il 510 a tornare, e poi lo skytrainfino a Ekkamai, in fondo a Sukhumvit Road.

Mi avvio a piedi verso il centro, in un 7eleven mi prendo una bottiglietta di nido di rondine liquido (ho visto ieri una ragazza che lo comprava e mi ha detto che e’ buono, mah) che sembra una gelatina un po’ liquida. Sapore quasi assente.

Capito davanti al museo di scienze, e dato che e’ domenica e’ pieno di scolaresche. Faccio un giro, tanto costa solo 20 baht. Ci sono tanti esperimenti da provare, e nella zona degli insetti mi faccio anche camminare un insetto stecco sul braccio. Che strana sensazione! E’ un animaletto delicatissimo, e anche a vederlo da vicino sembra proprio un ramoscello. Nel museo, al quinto piano, c’e’ anche un alveare, con una piccola rampa all’esterno per fare transitare le api. Attraverso degli spioncini, accendendo la luce per un attimo, si possono vedere le api indaffarate sui favi.

Ora continuo il mio giro, ma gia’ che ci sono, continuo la lista di ieri.

– I semafori a tempo
Moltissimi semafori hanno il conto alla rovescia, sia per il rosso che per il verde, cosi’ sai quanto dovrai aspettare, oppure se e’ meglio spicciarsi. I semafori pedonali ti danno solo 11 secondi.

– I cani
In giro, dovunque, dormono riversi sui marciapiedi. Sembra che siano trattati molto bene. Non solo bastardi, ci sono tantissimi cani di razza. Molti golden retriever addirittura. Al mercato a bkk vendono cuccioli di tutte le razze, anche shar-pei pieni di pelle!

– Il traffico
A bkk e’ indubbiamente caotico, ma altrove molto meno. La gente non si spazientisce. Usano le frecce sicuramente di piu’ che in Italia.Andare in giro in motorino, o anche attraversare la strada, non e’ una cosa difficile, una volta che si e’ capito il ritmo del traffico. La gente ti lascia passare, e’ cortese. Non ho visto un solo incidente stradale in questi giorni. Certo, a Bangkok non girerei in motorino…

– La scrittura
E’ veramente di una complicazione pazzesca, poi ha tutti queli pallini, che sembrano semplici abbellimenti e invece fanno parte del segno. Un casino di segni si somigliano. In pratica c’e’ un segno per consonante e poi per ogni suono vocalico, che puo’ essere prima, dopo, sopra, sotto (anche attorno) alla consonante della sillaba. Il problema e’ che ogni suono vocalico puo’ essere lungo o corto e ci sono cinque diversi toni. Ogniuna di queste combinazioni ha un segno vocalico differente. Veramente pazzesco. Mi sembra quasi piu’ facile il cinese!

2005-08-20

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Filed under: Uncategorized — ptoniolo @ 11:59:00

Il tempo per fortuna e’ migliorato, ho fatto un bel giro per la citta’. Ho trovato un grande magazzino tipo rinascente, cinque piani con scale mobili, e dall’altro ristorantini, con vista sulla citta’. Carino. E’ di fianco al mercato comunale. Sotto c’e’ un bel supermercato, con tante cose interessanti, ma dovrei riuscire a trovarle facilmente domani, a Bangkok, anche se sara’ domenica. Ho scoperto che la Tabasco ha una linea extra-hot, ottenuta dagli habanero! Chissa’ se la vendono anche in Italia.

Stavo meditando su un po’ di osservazioni sulla Thailandia che non ho mai messo nel blog, almeno credo, e che volevo ricordare.

– I semafori a quattro tempi
In tutte le citta’ importanti, e specialmente a Bangkok, i semafori sono a quattro tempi, non a due come da noi, per consentire il deflusso di un’intera strada alla volta, svolte a sinistra comprese. L’attraversamento degli incroci importanti e’ quindi lentissimo.

– U-Turns
Tutte le autostrade e strade extraurbane importanti (ma anche la circonvallazione delle mura/canali di Chiang Mai) hanno possibilita’ di fare inversione di marcia con delle apposite aree di u-turn, ogni cento metri in citta’ oppure ogni qualche chilometro fuori citta’. Qualche volta, come ad esempio tra Surat Thani e Krabi, le due carreggiate nei due sensi di marcia sono distanti qualche centinaio di metri. Questo consente di lasciare aree di servizio e uscite solo su un lato della strada. Se ti trovi nella carreggiata sbagliata, non devi fare altro che invertire la marcia alla successiva u-turn, et voila’.

– Bronzo accanto a oro, udirono i ferrei zoccoli, acciasonanti
Veramente sarebbe oro e rosso. Tutti i negozi che vendono oro sono di colore lacca rossa. Muri, enorme insegne, tavoli. E cosi’ gli oggetti d’oro risaltano sul rosso. Le scritte sulle insegne (sono qualsi sempre cinesi, i gestori, quindi spesso in caratteri cinesi) sono gialle, e in rilievo. La cosa e’ estremamente kitch.

– Manichini ghignanti
Nel sud della Thailandia, e l’avevo notato anche l’anno scorso, alle isole, i manichini sono quasi tutti con delle facce orribili, mostruose, ghignanti, come il Joker di Jack Nicholson nel film Batman di Tim Burton. Sono orripilanti. Se ti trovi quel volto davanti senza che te lo aspetti, facile che ti viene lo sciopone. Chissa’ che ha deciso che quella poteva essere una buona idea, blaaa. I pochi altri manichini senza l’orripilante ghigno hanno comunque fattezze cauasiche, occidentali; anche nei loro negozi!

– Motorini
I motorini che usano qui sono al 99% delle Honda 110, non so che modello, e sono veramente comodissimi. Sono veramente dei mezzi per spostarsi. Lungo sedile, per starci anche in tre (quattro pure!), facili da portare, spazio per portare la spesa, ruote non troppo piccole, cambio a quattro marce. Sono veramente una bella cosa, ma da noi non funzionerebbero, perche’ sarebbero considerati “brutti”. Come direbbe Munari, quando parla delle posate e conclude con le bacchette: troppo semplice.

– Ratti
Quando il mercato alimentare chiude, torme di ratti si aggirano per le bancherelle, assolutamente ignari della tua presenza. Praticamente ti passano tra le gambe. Devo dire che sono fi troppo grandi per i piccoli gatti che si vedono in giro, e i cani mi pare che non gli facciano un baffo.

– Mangiare tutto
Praticamente mangiano tantissime cose, anche quello che noi difficilmente considereremmo commestibile. Le verdure sono uno spettacolo, al mercato vedi cose che penseresti di trovare solo dal fioraio. Morning Glory, Water Mimosa, fiori vari, e quasi tutto viene consumato crudo, proprio come come piace a me, o appena scottato. Anche gli insetti al nord rientrano nel “mangiare tutto”. Ho assaggiato quasi tutto, mi sono solo astenuto da dei coleotteri, forse ditischi, non so, enormi, lunghi anche una decina di centimetri, fritti. Quelli, no, non ce l’ho fatta…

– L’inglese
Ho visto scritto “Sand Which”, che non e’ male, e a Koh Phi Phi trovi spesso scritto, su insegne o altro, Pee Pee, che in inglese non suona tanto bene!

– Vasche di piante per strada
Mi piacciono le boccione (o pentoloni) davanti ai negozi, piene d’acqua, con dentro piante acquatiche varie. Per evitare la coltivazione delle zanzare sono in genere piene di piccoli pesciolini, tipo guppy, o altre bestioline che usiamo anche nei nostri acquari, che al mercato costano solo due baht.

– 7eleven
Mi piace questa catena di negozi, che vendono alimentari e bevande fresche. Sono un’oasi di aria condizionata quando fuori e’ afoso, e in tutti un campanello suona quando entra o esce qualcuno dal negozio.

– Pacchetti per il cibo
In tutti i banchetti dei mercati, e anche per i piatti delle bancarelle, usano moltissimo impacchettare in sacchetti di plastica trasparente, chiusa con un elastico arrotolato. I sacchetti sono gonfi. Mi piacciono. Devono avere un uso di elastici spropositato: nei supermercati ho visto pacchi di elastici rossi che sarenno pesati un chilo!

– Guesthouses con le iniziali
Chissa’ perche’, forse mancanza di fantasia, moltissime guesthouses in giro per il paese hanno come nome le iniziali del proprietario. Io sono stato in una M.G., in una P.U., in una J.J.

– La foto che non ho fatto
Non avevo con me la macchina fotografica, e non ne ho sentito la mancanza. Solo una volta. A Surat Thani, all’alba, alla stazione delle corriere, mentre aspettavo la coincidenza per Krabi. Una ragazza, con un cappello nero, a tesa larga bucherellata, attraverso cui passava la luce del sole all’alba e ombreggiava parzialmente occhio viso e guancia. Praticamente vedevo solo meta’ del volto, dato che l’altra meta’ era coperta da un palo di legno, ma qul particolare del volto chiaro, con la filigrana dell’ombra, e con lo sguardo, l’iride, rivolta verso l’esterno, mi ha proprio colpito. Ecco, li’ mi sarebbe piaciuto fermare quel momento.

– Sorriso
E’ troppo bello il fatto che se, passando, sorridi, ti rispondono sempre con un sorriso.

Questa e’ grafomania. Si era capito che qui a Phuket il costo di internet e’ basso, vero?

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